Questo tipo di atti è necessario quando ci si trova di fronte a maggiori spese rispetto a quelle previste, per le quali bisogna trovare copertura economica. I nostri dubbi sono stati principalmente due:
- prendere risorse da dove in realtà servonoAbbiamo trovato indicato "+1.000 € attualmente disponibili a seguito di una maggior razionalizzazione dei consumi di energia elettrica impianti di pubblica illuminazione (ex cap.2435)".
In pratica l’Amministrazione dice: della somma totale che dobbiamo trovare, 1.000 € arrivano dalla razionalizzazione dell’energia elettrica, quindi da minori consumi. E’ utile sapere che proprio due settimane prima sono impegnati, proprio per l’ex cap.2435, ulteriori 34.000 € perché “gli impegni di spesa assunti non sono stati sufficienti per far fronte al pagamento delle bollette che verranno emesse per la restante parte dell’anno 2010” (Determina 490/2010).
Ciò che non concepiamo è il fatto che si tolgano soldi a quel capitolo di spesa, l’ex cap.2435: già era stato (non di poco) sottostimato, è ovvio le ulteriori risorse destinate (34.000 euro) con molta probabilità serviranno tutte! Ed è quindi assai poco indicato spostarle…
- le sottrazioni al sociale
Molto bene per quanto riguarda i +1.000 € per i ricoveri dei
disagiati in case di riposo, +500 € per frequenza asili nido, +300 € per interventi in campo assistenziale.Giudizio invece pesantemente negativo sui -1.000 € tolti dalle spese per sussidi e minimo vitale per cittadini in condizioni disagiate (ex cap.2336/02). Non si può finanziare il sociale dando con la mano destra e togliendo con la mano sinistra, soprattutto in un periodo di crisi come questo! L’Assessore Pagnutti si è giustificata dicendo che probabilmente il capitolo (ex cap.2336/02) era stato valutato sovrastimato rispetto al trend di quest’anno. Ora, già a 3/4 dell’anno in corso gli aiuti dati a famiglie in difficoltà sono stati una decina, per un importo totale vicino agli 8.800 euro: sapendo ciò è assai difficile accettare la tesi dell’Assessore, e quindi ribadiamo la necessità di investire sul sociale, senza però allo stesso tempo tagliare.
Punto 6 Ratifica delibera di Giunta Comunale n. 147/2010 avente ad oggetto "Bilancio di previsione 2010 - Variazione n. 5 - Storno di fondi e applicazione avanzo"
Anche su questo punto siamo costretti a richiamare e a ribadire quanto espresso al punto 5, per quanto riguarda il settore sociale.
Non possiamo che accogliere favorevolmente i +500 € per la frequenza negli asili nido, ed i +4.000 € per l’inserimento di cittadini in case di riposo.
Riteniamo invece ingiusti i tagli di -1.000 € per l’assistenza domiciliare e i pasti caldi (!!!), -500 € per l’ufficio assistenza e -900 € per attività motorie.
Inoltre, non ci si faccia trarre in inganno dai progetti che, come il “Formazione e informazione sulla vita di coppia e familiare”, “appaiono” a metà anno e sono finanziati con cifre considerevoli: è merito insperati contributi regionali!!Se l’Amministrazione si trova, di fronte alla necessità di reperire risorse proprie, nella condizione di “raschiare il fondo del barile”, che immagine può dare di sé finanziando il sociale con tagli al sociale?
E, cosa fondamentale, come possono i cittadini interpretare questi segnali di come l’Amministrazione stia rispondendo alle loro esigenze, soprattutto in un settore nevralgico (ed EX fiore all’occhiello) come il sociale?










