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Due mani si stringono: simbolo di alleanza tra i cittadini
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lunedì 25 aprile 2011

C'erano una volta... i gazebi in Piazza a Martignacco...

L'originale del volantino distribuito alla cittadinanza durante il mercato del 14-04-2011, inviato anche al Messaggero Veneto e divenuto articolo lo stesso giorno (lo trovate qui)

C’ERANO UNA VOLTA…
I GAZEBI IN PIAZZA A MARTIGNACCO…

In questi giorni abbiamo assistito attoniti e impotenti allo smantellamento dei gazebi in legno situati in Piazza V. veneto a Martignacco
Sinceramente ci siamo rimasti male, perché ci siamo chiesti:
Ma perché smantellare?
Non erano forse utili, oltre che gradevoli alla vista, queste casette in legno che hanno fatto bella mostra di sé per tanti anni in Piazza, contribuendo a rendere viva la Piazza stessa, essendo divenuti un punto di incontro e di socialità irrinunciabili per tanti giovani del paese e di fuori?
Perché tanta fretta? Non sanno tutti che una volta smantellati questi prefabbricati in legno così fragili risultano quasi impossibili da rimontare senza grossi oneri per sostituzioni e riparazioni ?
La giustificazione data dalla Giunta Zanor è stata perentoria:
"E’ LA SOPRINTENDENZA CHE COSI’ VUOLE…"
La cosa non ci ha per nulla convinto, anche perché si tratta di costruzioni precarie sì, ma dotate di regolare autorizzazione, tuttora valida. Così abbiamo pensato bene di sentire direttamente il parere del Soprintendente di Udine, il quale ha tranquillamente ammesso che NESSUNO dell’Amministrazione Comunale lo ha interpellato in merito, e che i gazebi non rappresentano certo un elemento di disturbo; semmai i problemi irrisolti stanno in altri angoli della Piazza.
Così dopo gli alberi, adesso è la volta dei gazebi!
Ci chiediamo quando mania di distruzione si placherà.
Intanto chi ha speso per mettere in piedi queste casette contribuendo a dare un aspetto gradevole alla piazza, sta contando i danni.

Pare impossibile, ma più interventi l'attuale Giunta si inventa sul centro di Martignacco, più DANNI COMBINA!

Firmato:
I Consiglieri di opposizione
Claudio Casco e Edi Picco.